In cerca di una gara da utilizzare come allenamento per la competitiva di Costanzana (VC) in programma il giorno dopo, scopro questa prima edizione della CorriGrignasco.

Non conosco nulla della gara se non la distanza: 5 Km. Mi immagino un percorso piatto con qualche saliscendi ma non sarà così.

Durante il viaggio inizia a piovere e, come sapete, la cosa mi piace poi però appena giunto a Grignasco esce subito il sole e con esso si impenna il tasso di umidità, per la prima volta nell’anno sento l’afa soffocarmi.

Devo chiedere a un solitario passante per scoprire dove si trova l’oratorio, punto di ritrovo della gara. Il paese infatti sembra essere totalmente deserto e non vi sono indicazioni di sorta. Tuttavia una volta trovato il luogo improvvisamente mi trovo in un’altra dimensione. Un oratorio d’altri tempi, vivo, vivissimo, pieno di giovani dalle età più disparate, multietnico e gestito benissimo.

Per la gara siamo in pochini, una quarantina di iscritti, compresi i bimbi. Sembra una gara famigliare, insomma mi sento quasi estraneo. Poi vedo improvvisamente spuntare due maglie dell’Atletica Valsesia e qui il tasso tecnico si impenna improvvisamente: Sono Andrea Brumana ed Elvio Vinzio. Vedo altri podisti fisicamente perfetti ma non li ho mai incontrati e a parte un runner incontrato in alcune gare nel biellese non conosco nessuno. Ottimisticamente decido di puntare al terzo posto. Mi informo sul percorso e mi dicono che all’inizio c’è una salita di 500 metri. Ok perfetto.

Partenza ! il duo dell’Atletica Valsesia parte sparato e fa il vuoto e poi ci siamo noi. La salita inizia quasi subito, tengo un passo aggressivo ma rimango comunque un po’ dietro intorno alla 5a – 6a posizione. Guardo il GPS e mia accorgo che i 500 metri dovrebbereo essere finiti da un pezzo, in realtà la salita è di 1.000 metri e gli ultimi 500 sono i più impegnativi, con rampe di una discreta pendenza.  Mi trovo quindi un po’ in affanno e sono costretto ad utilizzare i primi metri della discesa per rprendere fiato perdendo così una posizione. Il resto della gara è una discesa leggera, praticamente si fa in 3Km lo stesso dislivello fatto nel 1 Km. Bisogna spingere. Nel frattempo recupero la posizione persa raggiungendo il podista che mia aveva appena superato e vedo che il gruppetto del 4°-5°-6° non è distante. Mi volto per vedere se il mio compagno di avventura ce la fa per provare a riagganciarci. Purtroppo è al gancio e anche io non sono messo benissimo. Decido comunque di provarci da solo, recupero metri su metri e quando il gruppo è a portata di mano ecco che  i tre improvvisamente aumentano il passo. il gruppetto si sfalda, due se ne vanno ed il terzo cede ma non troppo. Alla fine lo raggiungerò e supererò in volata.

Alla fine sono distrutto, ho i conati di vomito e sono fiacco. Guardo il GPS che mi dice 4,7 Km in 21’29” a 4’34” di media. Ottimo considerando il Km di salita.

Comunque qualcosa non va, crampi allo stomaco e fatico a recuperare.

Alla fine mi scoppierà una enterite virale che mi metterà a “sedere” (in tutti i sensi) per tutta la notte ed i giorni successivi. Dovrò saltare la gara di Costanzana per la seconda volta in due anni. Mi spiace tantissimo.

Due parole sul percorso: Bellissima la prima parte con la salita. Il percorso ricorda un pò il giro di San Pietro a Salussola che per quello che mi riguarda rimane la miglior gara mai vista (peccato non si faccia più). Le differenze sono i dislivelli, più impegantivi a Grignasco e la mancanza dei “profumi primaverili” di Salussola. Comunque gara promossa ai pieni voti.

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