Menu

9° Giro delle risaie, Arro (BI) – 01/09/2016

3 settembre 2016 - Racconti di Corsa 2016
9° Giro delle risaie, Arro (BI) – 01/09/2016

 

Arro, piccolo paesino agricolo nelle vicinanze di Salussola, organizza una gara tutta su sterrato in occasione della festa del paese. E’ la seconda volta che partecipo a questa competizione ma l’anno scorso non andò proprio bene. Partiti sotto gli effetti della coda di un temporale, trovammo veloci cambi meteo che ci portarono a saltare dalla pioggia al sole e negli ultimi chilometri a subire anche tanta afa. Proprio negli ultimi chilometri non vidi una freccia segnaletica che mi portò così a sbagliare strada e a tagliare (seppur di poco) il percorso.

Quest’anno le condizioni sono molto diverse, sole e afa da subito. Il mio riscaldamento è ridotto ai minimi termini proprio per preservare le forze ed in effetti sono ben pochi che corricchiano prima della partenza. Alla via vedo molta più gente dell’anno scorso (saremo poi in 180), tanti appartenenti agli “anta” ma anche nomi di atleti molto forti. Scorgo subito Marco Deusebio che partirà a breve per il terribile Tor des Geants (per chi non lo sapesse è una gara in montagna di 330 Km con 24.000 metri di dislivello positivo) e Valentino Osiliero, non manca il simpatico “scattista” Enrico Cerruti. A proposito di “scattista” in questa gara c’è l’esordio del premio indetto dal giornale NewsBiella che premierà l’atleta che transiterà per primo ad un traguardo volante posizionato dopo solo 150 metri dal traguardo. Tra le donne con Cristina Pieri in abiti civili, abbiamo la fortissima Antonella Manfrinato, con una vistosa fasciatura alla spalla destra, e la sorpresa della stagione, Federica Poma che corre “quasi” in casa. Proprio scambiando due parole con lei concordiamo sul fatto che caldo e afa stavolta sono davvero terribili.

Alla partenza stavolta sono in seconda fila, mi ci trovo più per caso che per scelta. I primi metri sono in discesa e poi con il traguardo volante a 150 metri si prevede uno scatto furioso. Personalmente decido di non provarci neanche a vincerlo, magari 20 anni fa lo avrei fatto ma ora lo sprint “a freddo” non fa più per me. Si parte, da dietro qualcuno mi supera a velocità doppia ma riesco a gustarmi la volata dei 150 metri e a sorpresa il favorito Cerutti si fa superare proprio all’ultimo istante da Stefano Rossini. Il percorso intanto finisce subito sullo sterrato. E’ uno sterrato brutto con grosse pietre e buche, nel corso della gara peggiorerà sempre di più e si alternanerà con tratti in erba. Mi trovo dietro alla Manfrinato ed ecco che esattamente come Albano deciso di stare dietro ad una delle favorite per la gara femminile per farmi trainare un po’. Il passo è veloce ma decido di non guardare il GPS per non farmi condizionare, scoprirò poi che il primo km l’ho fatto in 4’14” decisamente troppo forte. Faccio fatica a stare dietro ad Antonella, con noi ci sono anche altri due corridori, uno ha la maglietta con scritto “Stefano”, bel nome. Va un po’ meglio quando riusciamo a fare un pezzo un  all’ombra ma nel frattempo il terreno è sempre più difficile, c’è fango e anche un guado. Rallentiamo un po’ ed al terzo chilometro dobbiamo affrontare anche una cortissima salitella. Come l’anno scorso mi è fatale, mi taglia le gambe anche perchè subito dopo si entra nuovamente nelle risaie assolarte con un tasso di umidità da paura. La Manfrinato e un atleta se ne vanno, rimango con Stefano che però poco dopo va in crisi e deve cedere di schianto. Io rimango da solo, faccio fatica, mi manca il fiato e non ho riferimenti. Tuttavia questo tratto miete vittime ed altri atleti cedono in maniera secca. Devo ammettere che nei primi km molti corridori, almeno una decina, mi hanno sorpassato ma era prevedibile partendo così davanti. Il mio ritmo è sempre più lento 4’28”, 4’35”,4’45” ma voglio cercare di recuperare fiato. In effetti la cosa mi riesce e riprendo ad accelerare facendo il penultimo Km  in 4’36”. Nell’ultimo aggancio un’altro corridore ma ad un certo punto entro male in una buca e sono costretto a mollare un pelo per il dolore. Nessun problema serio per l’impatto ma pochi istanti dopo ho un’altra crisi di stanchezza e cedo di schianto. Gli ultimi 500 metri sono una pena ma riesco ad arrivare alla fine.

Per la gara nessuna sorpresa, vince Marco Deusebio davanti a Valentino Osiliero e Fabio Bosio. Tra le donne prima Federica Poma poi Antonella Manfrinato ( che taglia il traguardo 37″ prima di me) e terza Valeria Bruna.

I km finali sono 5,8 che completo in 26’53” a 4’34″/Km. All’arrivo il gruppo ( a parte i primi) è sfilacciatissimo ed i distacchi veramente pesanti ma oggi ad Arro era davvero molto molto difficile correre quindi complimenti davvero a tutti.

La partenza Foto tratta da www.biellacronaca.it

La partenza
Foto tratta da www.biellacronaca.it

Condividi !

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *