La corsa di Asigliano è oramai diventata la gara di casa. A pochi minuti dal luogo di lavoro è diventato un appuntamento imperdibile anche se, in fondo, l’ho sempre sofferta un po’.
Come raccontavo già nell’edizione dello scorso anno, a rendere più difficile del previsto la “4 cantoni” è il primo caldo che si riflette nelle risaie allagate. Insomma, in alcune parti del percorso l’afa la fa da padrona.
Quest’anno però c’è una novità: per la prima volta dopo tanti anni il percorso subisce una modifica. Sparisce il primo tratto che portava i corridori verso la vecchia stazione e viene sostituito dal tratto che porta fuori paese in direzione Pertengo. Appena fuori si torna indietro passando sulla circonvallazione. Il nuovo percorso si ricongiunge con il vecchio all’imbocco della strada sterrata appena fuori Asigliano in direzione Vercelli. Alla fine si allunga di poco meno di 1 km e sparisce un piccolo tratto di sterrato.
Anche quest’anno aumenta il numero dei partecipanti, è con piacere che vedo corridori del cuneese come del biellese. Anche la qualità è molto alta, sintomo che questa gara organizzata dal Gruppo Podistico di Borgovercelli ha un successo crescente.
Fa caldo, il primo caldo stagionale che taglia un po’ le gambe. Ad Asigliano ho patito temperature peggiori ma oggi si sente la cappa di afa ed anche il riscaldamento ne risente un po’.
Vedo tanta gente che conosco, una folta rappresentanza della mia Società, il “Sesia Running”, ma anche amici e conoscenti.
E’ proprio scherzando con loro che non mi accorgo che la gara parte e così mi trovo a scattare nelle ultimissime posizioni.
Inizio quindi a dover tirare ed il primo Km è tutto un susseguirsi di sorpassi. Raggiungo un mio compagno di squadra che so essere più forte di me e quindi decido di accodarmi per prendere un po’ di fiato. Sarà difficile rimanere a lungo con lui (l’anno precedente ha fatto il terzo di categoria) ma per ora reggo.
Allungo lo sguardo e vedo tanta gente davanti, stiamo andando tutti molto forte ma passo dopo passo continuiamo a fare sorpassi.
Superiamo il primo tratto in sterrato e rientriamo nel paese. Sto benissimo, ho recuperato lo sforzo iniziale e reggo bene il ritmo del mio compagno di squadra. Intanto ci avviciniamo ai famigerati 800 metri in sterrato in mezzo alle risaie. Chi ha letto il resoconto delle gare scorse sa benissimo che lo soffro tantissimo. Lo approccio con un po’ di timore ma alla fine scivola via come niente fosse. La mia forma di oggi è davvero buona così buona che persino stacco il mio forte compagno di squadra e vado a recuperare tantissimo su chi mi sta davanti. Sicuramente ho rallentato rispetto ai tratti precedenti ma molto di meno di chi mi sta attorno.
Finisce il tratto in sterrato e affrontiamo l’ultimo km in asfalto. Raggiungo un podista della BioCorrendo e cerco di andarmene via. Stavolta però, per la prima volta, sento la fatica e quindi non riesco a staccarlo. Oramai non resta che pensare alla volata, Pochi metri prima dalla fine c’è un dossetto, è importante tenersi quel “pelo di fiato” per poter fare la volata subito dopo lo “scollinamento”. Faccio così, il mio avversario attacca nei pochi metri in salita ma poi non riesce a reagire alla mia accelerazione finale. Tutto fatto ? no ! perché dal nulla spunta un podista di della Podistica None che ci fa “fessi” tutti e due…
Non mi ero assolutamente accorto della sua presenza…
Alla fine il tempo in considerazione del caldo è molto buono, 6,2 Km in 27’30” alla media di 4’25”
Ho anche la soddisfazione di essere il primo della mia Società. Peccato solo che l’assalto dei moscerini non mi abbia permesso di vedere la premiazione…
Foto tratta da Bio Correndo (https://deandreafausto.blogspot.it)